Vuoi scoprire le pazzie del gambling? VegasMaster ha preparato per te alcuni fatti presi dal mondo del gioco, delle slot machines, dei giochi di carte e altro ancora. Perciò, se il mondo dei jackpot e dei croupiers ti appassiona, leggi qui di seguito le storie più interessanti sui tuoi giochi preferiti. Farai fatica a credere ad alcuni di questi fatti di gambling!

Fatto di gambling #1:

prime versioni delle slot machines

Le prime versioni delle slot machines facevano vincere birre e sigarette perché non possedevano un meccanismo diretto di pagamento dei premi.

Il primo dei fatti di gambling ci racconta che, prima dell’invenzione delle prime slot machines nel XIX secolo, gli apparecchi di gioco erano diffusi soprattutto nei bar e nei pubs. Le prime versioni contenevano cinquanta carte basate sul poker. E poiché la loro meccanica non consentiva un pagamento diretto, un’eventuale vincita veniva pagata dal barista in persona con premi quali sigari e birra. Per sapere come sono nati i pagamenti diretti, vedi il fatto di gambling #6.

Fatto di gambling #2:

ingoiare i dadi

I giocatori che giocano con i dadi del Craps in una bisca clandestina sono disposti a ingoiare i dadi pur di sfuggire all’arresto.

Mai sentita l’espressione inglese “No dice”? È nata all’inizio del XX secolo negli Stati Uniti. All’epoca, il gioco d’azzardo era illegale nella maggior parte degli stati e i giocatori di Craps si nascondevano dalla polizia giocando il sale di gioco illegali. In caso di una retata, spesso i giocatori inghiottivano i dadi per occultare l’unica prova ed evitare la galera. I tribunali non condannavano nessuno senza prove irrefutabili, che nel caso di questo gioco d’azzardo potevano essere solo i dadi. È quindi ritenuto probabile che l’espressione legale “No dice – no conviction” (niente dadi, niente condanna) abbia origine proprio da questo sotterfugio.

Fatto di gambling #3:

la somma dei numeri sulla roulette è 666

La roulette prese l’appellativo di “Devil’s Game” (il gioco del diavolo) perché la somma dei numeri sulla roulette è 666.

Verso il 1860 l’importante famiglia Blanc fondò un la mecca del gioco d’azzardo per l’élite europea al Casino de Monte Carlo nel Principato di Monaco, dove la roulette divenne presto il gioco più gettonato. La leggenda pretende che il gestore del casinò François Blanc detto “il mago di MonteCarlo” avesse concluso un accordo con il diavolo dal quale ottenne così i segreti della roulette. È a questo che la leggenda attribuisce il fatto inconfutabile che la somma dei numeri della roulette dall’1 al 36 fa 666, il numero della bestia. È a questo mito che la roulette deve il nome di gioco del diavolo.

Fatto di gambling #4

Keno inventato nell’Antica Cina

Considerato il più antico tra i giochi del casinò, il Keno fu dapprima inventato nell’Antica Cina oltre 2000 anni fa per finanziare armi e guerre di condottieri combattivi.

Considerato il più antico tra i giochi del casinò, il Keno ha ormai più di 2000 anni, essendo nato nell’Antica Cina durante la dinastia Han, ventidue secoli fa, quando la regione era dilaniata dalle guerre, le quali a loro volta costavano un sacco di soldi. Quando gli abitanti dei villaggi cominciarono a rifiutare di finanziare le campagne, l’approvvigionamento e le armi per i signori della guerra, un certo Cheung Leung inventò il Keno con il quale riuscì a raccogliere una bella somma di denaro.

Sorprendentemente, da allora il gioco è cambiato ben poco. La versione originale inventata da Cheung assomiglia al Keno perché come lui offre 80 scelte possibili. E mentre oggi si sceglie tra 80 numeri, all’epoca si sceglieva tra 80 personaggi cinesi basati su un poema popolare chiamato “il poema dai mille personaggi”, di Zhou Xingsi. Il gioco veniva a volte chiamato il gioco del piccione bianco, perché si mandavano piccioni viaggiatori di villaggio in villaggio ad annunciare i risultati, dato che le strade dell’epoche erano poche e accidentate.

Fatto di gambling #5

 

Picche per la monarchia, cuori per il clero, quadri per i mercanti e fiori per i contadini.

I quattro semi delle carte da gioco rappresentano altrettante classi sociali nella Francia di un tempo. Picche per la monarchia, cuori per il clero, quadri per i mercanti e fiori per i contadini.

Benché le carte da gioco fossero in esistenza già da secoli, la storia dice che furono i francesi a stabilire i quattro semi che usiamo oggi nelle carte moderne. Essi rappresenterebbero infatti altrettante classi sociali nel regno di Francia. I fiori rappresentano i contadini, per via del duro sforzo di produzione. Gli ori (oggi quadri) rappresentano i mercanti, per via dello sforzo nella creazione delle ricchezze. I cuori rappresentano il clero e la ricerca della pace interiore e con il Cielo (benché ci sarebbe molto da aggiungere ma lasciamo perdere); infine i picche, il cui nome viene dal francese piqué o dall’inglese pike, rappresentano la monarchia con le lunghe lance usate per imporre il volere del re su sudditi e nemici.

Vuoi scoprire altri fatti storici sul gioco d’azzardo? Leggi su VegasMaster la storia delle carte da gioco!

Fatto di gambling #6

Liberty Bell slot machine e Charles Fey

La prima slot machine, chiamata Liberty Bell, fu inventata dal meccanico Charles Fey per aiutare i clienti del suo garage a ingannare l’attesa, fino alla riparazione della loro macchina.

La prima vera slot machine fu inventata da un meccanico di nome Charles Fey nel 1887. Fey era cosciente di quanto si annoiassero i clienti della sua officina, nell’attesa che lui finisse di riparare le loro automobili. Fey ebbe quindi la buona idea di inventare un apparecchio con tre rulli e cinque simboli: picche, quadri, cuori, il ferro di cavallo, e la Liberty Bell, la campana che diede il suo nome al nuovo apparecchio. Riducendo il numero dei simboli da 50 carte a 5 immagini, Fey riuscì a rendere più semplice la slot machine, ciò che rese possibile un sistema di pagamento automatico che fin lì non esisteva (vedi il fatto di gambling #1). Nella sua Liberty Bell slot machine, il pagamento massimo avveniva ottenendo tre campane in una stessa linea, ciò che comportava una vincita di 10 nickels (50 cents).

Fatto di gambling #7

Napoleone Bonaparte e il blackjack

Napoleone Bonaparte amava giocare al blackjack.

Il gioco del blackjack nasce dal gioco di carte francese “Vingt-et-un”, che significa 21, ovvio. Questo gioco era un tempo così popolare in Francia che alcuni fonti storiche narrano che Napoleone Bonaparte in persona ne fosse un giocatore abituale. Si dice che, da vero appassionato di Vingt-et-un, ci giocasse per ore intere durante il suo esilio all’Elba. Il nome moderno “blackjack” ovviamente non gli era conosciuto, visto che fu coniato ben più tardi, all’inizio del XX secolo.

Fatto di gambling #8

Simboli tradizionali delle slot machine come limoni e ciliege

Simboli tradizionali delle slot machine come limoni e ciliege furono adottati all’epoca in cui il gioco era illegale per camuffare le slots da distributori di caramelle.

I simboli di frutti come ciliegie, angurie e limoni che vediamo in alcune delle slot machines più tradizionali sono un retaggio delle prime versioni del gioco. Poco dopo la sua invenzione nel 1887 (vedi il fatto di gambling #6), la slot machine fu messa al bando in tanti posti. La Bell-Fruit Gum Company cominciò allora a produrre apparecchi di slot machine sotto forma di autentici distributori di cicche o caramelle per poterli distribuire in tutta legalità. Ma per incoraggiare il gioco i proprietari degli apparecchi sostituivano regolarmente i premi ufficiali con somme in denaro. La conseguenza è che ancora oggi alcune slot machines e perfino alcune slots online contengono gli stessi simboli di frutti e il simbolo BAR, che altro non è che il primo logo della Bell-Fruit Gum Company.

Hai letto le curiosità su Las Vegas? Conosci altri fatti di gambling che vorresti raccontare? Puoi farlo nei commenti qui sotto!