I lettori di VegasMaster hanno apprezzato il nostro articolo su furti e rapine al casinò. Perciò, visto che le storie di truffe e truffatori nelle sale da gioco sono numerosissime e dato che molte di loro sono interessanti da leggere, ecco a voi la seconda parte di "Colpo grosso al casinò – Storie di truffe e truffatori". Questa volta parleremo di tentativi di truffa ai danni del casinò, in cui i truffatori si sono avvalsi delle tecnologie più moderne. Ecco tante storie sui tentativi di truffare i casinò, tutti miseramente falliti, dai trucchi magici alle tecnologie più avanzate.

Le invenzioni dei bari del casinò

Per secoli, trovare il modo per truffare il casinò è stato un chiodo fisso nella testa di molti, affascinati non solo dall'idea di guadagnare molti soldi, ma anche di riuscire a fare qualcosa di illegale senza farsi beccare. I truffatori hanno tentato idee di tutti i tipi, alcune delle quali basate sull'immaginazione più fantasiosa e sulla tecnologia più avanzata.

Come nelle rapine in banca o nei furti di opere d'arte, le truffe al casinò rappresentano una fonte di ispirazione nella cultura popolare e non a caso le vediamo numerose anche nei film di casinò con i più grandi attori.

La verità è che la maggior parte dei bari prima o poi vengono colti sul fatto e severamente puniti per le loro azioni, a volte dalla giustizia e a volte dai casinò stessi. Tuttavia, continua a circolare un gran numero di leggende urbane sulle truffe al casinò e i giocatori (o meglio i bari) continuano a inventare nuovi trucchi per vincere. Per spiegare questo fenomeno, gli psicologi dicono che tutti i giocatori hanno perlomeno contemplato l'idea di barare al casinò. Secondo loro, la natura umana ha una tendenza innata a tentare di sconfiggere il sistema. Cosa che in realtà fornisce più insegnamenti sulla morale degli psicologi che sulla nostra. Resta comunque il fatto che per alcuni l'idea di vincere tanti soldi li porta ben lontano dal punto iniziale.

Vediamo ora alcuni dei più interessanti tentativi di truffare i casinò constatati nell'ultimo secolo e le misure di sicurezza prese dai casinò per proteggersi dalle frodi.

Bari di ieri e di oggi

Contrariamente a un noto luogo comune, i casinò non hanno bisogno di barare perché le regole del gioco concedono loro il vantaggio della casa, grazie al quale possono prevedere un agevole margine di guadagno, sufficiente per ricompensare la loro attività. Ma poiché le vincite sono casuali, alcuni cercheranno di spostare le probabilità a loro favore, alle spese del casinò o di altri giocatori. I modi sono tanti: scambiare le fiches, marcare le carte o sbirciare quelle degli avversari grazie a micro-camere, radio trasmettitori e lenti speciali.

Ma l'uso della tecnologia da parte dei bari non è cominciato nel XXI secolo. Parecchi anni fa, alcuni coreani hanno frodato il Foxwoods Casino Resort nel Connecticut per oltre 900.000 dollari. Sono bastate loro due settimane per effettuare 14 visite durante le quali hanno barato al baccarat usando la tecnologia del XIX secolo.

Apparecchio Hold-Out (rivista Popular Mechanix - 1933)

Apparecchio Hold-Out (rivista Popular Mechanix - 1933)

Questo gruppo di bari si servì di un apparecchio chiamato "Hold-Out", che permetteva di nascondere oggetti nelle maniche e di usarli per rimpiazzarne altri al momento giusto. Gli illusionisti usano spesso il Hold-Out per nascondere qualcosa dentro la manica e fare apparire qualcos'altro al suo posto. Ovviamente il baro del Foxwoods, Su Young Guy, rimpiazzava le carte mentre il suo complice Wookyung Who le nascondeva dal dealer del casinò. Alla fine le telecamere della sorveglianza del casinò hanno rilevato il raggiro e i bari sono stati identificati grazie ai documenti di identità usati per accedere al Foxwoods. Due di loro furono catturati e processati in occasione della loro successiva visita negli Stati Uniti. I loro due complici invece l'hanno fatta franca e probabilmente si trovano ancora in Corea.

Apparecchio Hold-Out (rivista Popular Mechanix - 1933)

Apparecchio Hold-Out (rivista Popular Mechanix - 1933)

Bari del casinò – Vedere l'invisibile

Alcuni artisti dell'inganno uano tecnologie più avanzate. Per esempio, i truffatori che hanno frodato il Casinò Barrière Les Princes di Cannes in Francia per una somma di 62.000 euro, usando una lente a contatto speciale che permetteva loro di vedere a occhio nudo segni marcati con l'inchiostro simpatico. Riuscirono a vincere, per esempio al poker, segnando le carte in base al loro valore probabilmente con la complicità di alcuni dipendenti del casinò. Ma anche i migliori piani falliscono: la polizia scoprì rapidamente il loro piano e arrestò Stefano Ampollini, il capo della banda. Ampollini aveva comprato le lenti da un produttore cinese per 2.000 euro al paio.

È curioso notare che due anni più tardi l'americano Bruce Koloshi tentò il medesimo espediente al Mohegan Sun Casino nel Connecticut. Koloshi tentò di giustificarsi adducendo il bisogno di soldi per pagare una cauzione dovuta per un altro arresto in un caso simile (era accusato di aver tentato una truffa contro L’Auberge Casino in Lousiana). Si suppone che la cauzione non sia più stata coperta.

Il Vice Ammiraglio Tim Giardina

Il Vice Ammiraglio Tim Giardina

In questa storia il truffatore ha i gradi di un alto ufficiale e ve ne abbiamo parlato per primi qui su VegasMaster: il vice-comandante delle forze nucleari americane Tim Giardina ha utilizzato gettoni del casinò contraffatti nel tentativo di vincere al tavolo di poker. Anziché vincitore, il Vice Ammiraglio si è ritrovato in stato di grave imbarazzo, in previsione dell'arresto, delle conseguenze penali e della pubblica onta.

Più primitivo è il trucco usato per barare al poker al Borgata Winter Poker Open del 2014 nell'omonimo (e lussuosissimo) casinò di Atlantic City. Uno dei concorrenti, Christian Lusardi, ha usato 160 gettoni falsi per un valore di 800.000 dollari. Quando gli altri giocatori hanno cominciato a sospettare il broglio, il baro provò a disfarsi delle fiches restanti gettandole nel water della sua stanza d'albergo. Mal gliene colse, perché i gettoni otturarono i condotti, la cosa fu scoperta e Lusardi venne arrestato.

Allo stesso tempo, in Polonia, tre russi provarono a truffare il casinò. Non avendo fiducia nella propria abilità al poker, due dei bari giocavano in una sala di poker di Varsavia mentre un complice trasmetteva le carte degli avversari attraverso una radio trasmittente, delle cuffie e una micro-webcam. Anche qui, il casinò scoprì il trucco e sventò la frode.

Alla punta della tecnologia

Quanti strumenti sono stati inventati per regalare ai giocatori un vantaggio illecito! Oltre a quelli già citati, esistono una quantità di gadgets per contribuire a far deviare il risultato degli apparecchi del casinò. Altri casi vedono invece l'uso di marchingegni accuratamente nascosti nelle tasche dei bari.

Per esempio, esiste una app mobile per contare le carte al blackjack, pratica vietata dai casinò anche se non illegale secondo le leggi in vigore. Un altro metodo usato per contare le carte è uno strumento tascabile simile a un allarme di automobile, sul quale vengono inseriti i dati sulle carte alte e basse già uscite. In seguito, lo strumento vibra per indicare al giocatore se convenga o meno prendere ancora una carta.

App per contare le carte

App per contare le carte

Barare con dadi truccati è un espediente vecchio come il cucco (e come questa espressione che non usavo da secoli). I dadi vengono truccati svuotandoli e piombandoli con dei pesi interni che li faranno atterrare sul numero voluto.

Dadi truccati o piombati

Dadi truccati o piombati

Gli ormai famosi Google Glasses funzionano come un computer che si può portare su di sé per assisterci nella vita quotidiana. Benché questi occhiali di Google siano ancora nella fase di prova, i casinò già sospettano che i bari li adotteranno per usarli a danno delle loro sale da gioco. I casinò del Nevada ne hanno già bannato l'uso da parte dei loro giocatori e ospiti. Come fa un Google Glass ad aiutare un baro del casinò? Usando funzioni di registrazione e di video streaming, per esempio, i giocatori possono scambiarsi informazioni sulle carte da gioco durante una partita, modificandone così il risultato in modo illecito. Se volete saperne di più sui Google Glasses, qualunque cosa ne pensiate non perdete questo video per nessuno motivo.

Non esitiamo a deludere le attese di chi pensa che la tecnologia funzionerà sempre. Le storie citate qui sopra e tante altre dimostrano che anche i più avanzati metodi per barare si ritorcono prima o poi contro i loro ideatori. I giocatori onesti possono contare sulla norma per la quale i loro giochi al casinò sono condotti in modo corretto e senza trucchi.

La riscossa contro i bari

Anche i casinò usano tecnologie sofisticate per proteggere i loro interessi e quelli dei giocatori onesti dai bari e imbroglioni. Uno dei principali casinò di Las Vegas, il Bellagio, ha installato più di 2.000 telecamere, tutte connesse a dozzine di schermi. Filmare la sala giochi permette al team di sorveglianza di osservare tutto ciò che succede nel casinò, fotogramma per fotogramma. I casinò usano anche sistemi di sicurezza avanzati per proteggersi da attacchi informatici, come quello con cui hackers anonimi hanno potuto bloccare il sito del Sands Casino di Las Vegas.

Il cosiddetto "Eye in the Sky"

Il cosiddetto "Eye in the Sky"

Puoi diventare addetto alla sorveglianza o scoprire altre opportunità per lavorare in un casinò.

L'eccezione che conferma la regola

Game King, una video poker machine di IGT

Game King, una video poker machine di IGT

Nel dicembre 2013, il cinquantacinquenne John Kane e il quarantaduenne Andre Nester (ambedue americani) hanno scoperto un difetto di programmazione nella popolare video poker machine Game King di IGT: schiacciando più bottoni allo stesso tempo si attivava una mano precedente. I due approfittarono di questa scoperta, vincendo oltre 500.000 dollari in diversi casinò. Arrestati e processati, furono infine entrambi assolti dalla corte di Las Vegas, per il semplice motivo che chi gioca sulla base di un errore già esistente nel software di una macchina non diventa per questo un hacker né un baro.